Il regime forfettario per le imprese è una opzione fiscale che permette di pagare un’aliquota fissa sui ricavi, invece che sui ricavi e sui profitti. Nel 2023, il Governo ha introdotto nuovi limiti per questo regime, che ora prevede un tetto massimo di 85 mila euro di ricavi annui.
Questo significa che solo le imprese con ricavi inferiori a 85 mila euro potranno accedere al regime forfettario e godere dei suoi vantaggi fiscali. Chi supera questo limite, dovrà necessariamente passare ad un altro regime fiscale, come quello ordinario.
Il regime forfettario è stato introdotto nel 2015 per semplificare la vita delle piccole imprese e agevolare l’avvio di nuove attività. Con l’introduzione dei nuovi limiti, il Governo ha voluto evitare che grandi aziende o professionisti con ricavi elevati sfruttassero il regime per beneficiare di aliquote fiscali più basse.
Il nuovo limite di 85 mila euro è stato introdotto con l’obiettivo di favorire le piccole imprese e i nuovi imprenditori, che spesso hanno difficoltà a competere con aziende più grandi e ben strutturate. Con questa misura, il Governo vuole incoraggiare l’avvio di nuove attività e la crescita delle piccole imprese esistenti.
Il regime forfettario prevede un’aliquota fissa sui ricavi del 5% per i primi cinque anni e del 15% da quelli successivi, indipendentemente dal reddito effettivo. Inoltre, permette di non tenere la contabilità ordinaria e di non effettuare la liquidazione IVA. Questo rende il regime molto semplice e agevole da gestire per le piccole imprese.
Il nuovo limite di 85 mila euro non riguarda solo le imprese nuove, ma anche quelle già esistenti. Chi supera questo limite, dovrà necessariamente passare ad un altro regime fiscale. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni per le imprese che superano il limite ma che hanno un fatturato prevalentemente derivante da attività esercitate in regime di vantaggio.
In conclusione, il nuovo limite di 85 mila euro introdotto nel 2023 per il regime forfettario è una misura volta a favorire le piccole imprese e i nuovi imprenditori.
Tuttavia, questo limite può rappresentare un ostacolo per alcune imprese già esistenti che superano il limite ma che hanno un fatturato prevalentemente derivante da attività esercitate in regime di vantaggio.
Ho chiesto a due giovani liberi professionisti, entrambi attivi nel mondo del digitale cosa ne pensano dell’incremento della soglia d’accesso da 65mila a 85mila euro.
Andrea Motta, Consulente SEO ed esperto di Digital Marketing ha detto: ‘Penso sia una manovra utile, volta a proteggere chi vuole mettersi in gioco ed entrare sul mercato. Tuttavia, non bisogna dimenticare che – anche se non esistono limiti di tempo al termine del regime fofettario – la tassazione agevolata del 5% dura solo per i primi cinque anni. Successivamente si passa ad una tassazione agevolata del 15%. Che non è male, per carità, però mi sembra giusto rimarcarlo’.
Salvatore Cucciuffo, graphic designer catanese, invece, mi ha rivelato che: ‘Questa è una notizia incoraggiante per tutti quei giovani che, come me, tendono sempre più a preferire la libertà che il lavoro autonomo, da freelance, è in grado di donarti.’
Se desideri discutere dei nuovi limiti del regime forfettario e dei vantaggi che, potenzialmente, la tua azienda potrebber trarre, non esitare a contattare lo Studio Lainò oggi.